Montalbano Lamporecchio

Montalbano

Buona parte del territorio di Lamporecchio si estende sulle belle colline del Montalbano, e gran parte dei borghi, delle tracce storiche, delle bellezze paesaggistiche e naturalistiche vi sono legati. Coperte a nord da boschi di castagni, lecci e acacie, a sud le colline del Montalbano si presentano più dolci e, grazie al clima mite per la benefica influenza dei venti provenienti dal mare, presentano una vegetazione costituita da arbusti ed erbe aromatiche tipiche della macchia mediterranea, costellate spesso di antichi borghi circondati da terrazzamenti e da meravigliose distese di oliveti.

Si tratta di un paesaggio “d’autore”, plasmato dall’uomo e per l’uomo nel corso del tempo, la cui bellezza fu amata dalle famiglie nobili toscane che vi costruirono fattorie, cascine, poderi e splendide ville signorili. Di questo paesaggio si è nutrito anche il genio di Leonardo da Vinci, la cui casa natale sorge alle pendici del Montalbano.

Sul Montalbano si trova anche il Barco Reale Mediceo, la riserva di caccia voluta da Ferdinando II de’ Medici nel 1626. Il muro che la circondava era lungo circa 50 chilometri e alto quasi 2 metri e al suo interno risiedeva una quantità di selvaggina quasi inesauribile, la cui caccia era permessa soltanto ai membri della famiglia granducale che così facendo tutelavano il patrimonio boschivo e allo stesso tempo ostentavano la loro grandezza. All’inizio del Settecento la tenuta fu gradualmente abbandonata a causa delle ingenti spese di manutenzione e la liberalizzazione delle risorse dell’area si concluse con la svendita del Barco Reale nel 1772. Circa trenta chilometri delle antiche mura in bozze di arenaria sono tuttora in parte ben conservate e visibili sul crinale del Montalbano.